Sunday, October 09, 2016

Festival della Statistica

È un weekend emotivamente impreziosito dal Festival della Statistica che si tiene a Treviso. Il programma è ricchissimo: labirinto statistico in Piazza dei Signori, conferenze, lezioni, dibattiti, film… C'è il presidente dell'ISTAT, che celebra i suoi 90 anni, e molti illustri ospiti anche nelle librerie cittadine.
Ma mi concentro, nel post e in questi giorni, sulla parte StatisticAllYoung, il programma per bimbi/ragazzi dal 3 ai 14 anni cui ho contribuito anche io costruendo un cubo SOMA.
I ragazzi, presso la Loggia dei Cavalieri, trovano un ampio menù di attività che vanno dall'astrostatistica (adatta alle quinte liceo!), alla probabilità e mattoncini, giochi bebè, scacchi e via dicendo fino ai numeri in Egitto, Mesopotamia e Giappone.
Io ho costruito un cubo SOMA, il mirabolante rompicapo ideato da Piet Hein con 7 pezzi che si possono ricomporre in un unico grande cubo di dimensioni 3x3x3. Maggiori informazioni sul gioco si trovano, ad esempio, su Wikipedia (ma vi conviene guardare la versione inglese) e in migliaia di pagine web fra cui vi segnalo quella della fantastica famiglia danese Bundgaard. Io ci gioco da decenni, dopo che lessi un articolo di Martin Gardner che descriveva il rompicapo. Bastano colla e 27 cubetti di legno e da allora sono ore di divertimento ed esplorazione di configurazioni e incastri, È un gioco che ti prende e ti porta via e non a caso il nome allude scherzosamente all'effetto stupefacente che i pezzi possono generare.

Il mio ben più che ventennale cubo personale e la configurazione di cubo 3x3x che preferisco (ce ne sono tante ma questa ha il pregio che rovesciando il pezzo staccato.. esce un diamante!)) 
Il SOMA non è un rompicapo in senso stretto in cui il fine è fare un cubo 3x3x3. Quest'obbiettivo è solo il riscaldamento che serve per impadronirsi della geometria 3D dei pezzi. A me piace moltissimo la creatività che consente di assemblare, con gli stessi pezzi che puoi impacchettare in un cubo di fredda semplicità, anche un cagnolino, una sedia (pure pieghevole!), un pozzo, un letto, una vasca da bagno, un tunnel…
Ma sto divagando. Al Festival della Statistica abbiamo costruito un SOMA gigante, con 27 scatoloni bianchi da 50x50x50 cm. Sabato mattina con l'aiuto dei colleghi dell'ISTAT e delle stagiste Rossana e Valeria ci abbiamo dato dentro con vinavil e nastro adesivo che serve per irrobustire la struttura.
Work in progress il sabato mattina alle 9.00. Il nastro irrobustisce i diedri e unisce più cubi "aiutando" la colla. Un'altra immagine si vede at https://twitter.com/paolopellizzari/status/784685625177935872.
Ne è uscito un cubotto alto 1.5m coi bambini che si aiutano per alzare o ruotare i pezzi e la sedia che troneggia alta 2 metri e mezzo. Quest'anno ha funzionato bene invitare i bambini a guardare il piccolo modellino in legno e ricreare una figura in grande dimensione. Per la prima volta in vita mia, dopo che abbiamo fatto il tunnel… i bambini ci sono passati sotto!



Vi racconto queste cose anche perché festival e SOMA li vivo come un'iniezione di freschezza in un periodo in cui invece fatico a tollerare meschinità e la pochezza di visione che emanano da riunioni e frequentazioni altolocate (ma altolocate decché?). Vedo Susi e Rina lavorare senza posa per giorni, senza straordinari, stracolme di passione; vedo Francesca e Debora (siete delle statistiche da favola, ve lo dico io!) incantare i bambini leggendo le storie della "Val Mediana" ai piedi del "monte Gauss", col piccolo Ultimo che alla fine sfreccia davanti ai suoi atletici fratelli; vedo il potere del divertimento che forse trasmettiamo ai ragazzi e ai bambini, accendendo la loro fantasia e sfatando coi fatti il mito che i pubblici dipendenti sono grigi mangiatori a ufo annoiati in attesa di timbrare il cartellino e andarsene a casa. Scusatemi, ma percepisco anche l'abissale distanza che mi separa o mi dovrebbe separare dalle beghe, dagli incarichi nei consigli d'amministrazione, dalle schermaglie regolamentari e dai sotterfugi di chi è sempre a caccia di fondi e di prebende.
In fondo questi amici e i ragazzi mi ricordano con straordinaria forza che i cubi sono molto meglio di molte altre cose e che aggiungendo col pennarello occhi e naso, il cagnolino sembra quasi vero!